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Trovare lavoro nel settore ristorazione: 5 consigli utili

cameriere al lavoro in un ristorante
Miriam Caruso
8 Luglio 2021

Un settore in continua crescita, messo a dura prova dal recente lock-down, ma che si sta rialzando con forza e richiesta di personale è quello della ristorazione. Le offerte di lavoro nella ristorazione, infatti, sono all’ordine del giorno nei siti delle agenzie per il lavoro o diffuse sui vari social.

Lavorare a contatto con le persone, comunicare con tantissimi clienti differenti, cucinare in brigate di cucina ampliando le proprie conoscenze e mettendo alla prova le proprie abilità. Creare dei cocktail per clienti che vogliono svagarsi, parlare con persone sempre nuove e, in alcuni casi, viaggiare e conoscere posti nuovi.

Andiamo a scoprire, con 360 Forma, quali sono i vantaggi di questo settore e i cinque consigli utili se si intende trovare lavoro nel settore ristorazione.

Offerte di lavoro nella ristorazione: comunicazione ed esperienza

Le offerte di lavoro nella ristorazione sono tantissime e concernono molteplici attività. Tra queste, le figure più richieste all’interno di questo settore sono:

  • Manager
  • Chef
  • Bartender
  • Aiutocuoco
  • Pizzaiolo
  • Cameriere
  • Sommelier
  • Lavapiatti

Tra i mestieri più pagati, senza laurea, vi sono sicuramente quelli del: cuoco, pizzaiolo e manager. Questi, infatti, possono arrivare a stipendi anche di 5000 € al mese, in base alle certificazioni acquisite, la bravura nel proprio mestiere e l’ambiente di lavoro. Uno stipendio medio di un cameriere, invece, si aggira tra i 1000€ e i 1300 € mese.

Lavorare nella ristorazione può, inoltre, offrire opportunità di lavoro con vitto e alloggio. Ovvero, trasferirsi su navi da crociera o esercitare nel settore alberghiero, con guadagni puliti a fine mese, escludendo quindi il proprio mantenimento base dal budget mensile di spese.

Lavorare in cucina, figure e opportunità

Per chi ama il cibo e trova soddisfazione nel creare portate deliziose per i palati dei clienti, lavorare in un ristorante è l’esperienza giusta da fare. Nelle brigate di cucina, infatti, si può instaurare un’alchimia tale da dar vita a pietanze e gusti frutto della contaminazione tra le esperienze dei colleghi.

Può essere, però, un lavoro stressante a causa dei ritmi concitati che coinvolgono soprattutto il weekend, quando le sale si riempiono e i clienti hanno fame e pregustano le cibarie indicate sui menù. La cucina italiana e il buon servizio è famoso anche all’estero. Le nostre eccellenze, infatti, sono molto richieste e il lavoro come cuoco all’estero è all’ordine del giorno.

Basti pensare alle richieste che provengono da paesi come Regno Unito, Irlanda, Germania, Svizzera e, oltreoceano, gli Stati Uniti d’America. Sono solo alcuni esempi di richieste che, nel breve periodo, crescono a dismisura. La voglia di riprendersi dalla pandemia e assaggiare del buon cibo italiano, infatti, sembra essere sempre più forte.

L’importanza delle lingue e della formazione

Per tal motivo, è importante conoscere la lingua inglese e avere alle spalle una buona formazione nel settore.

Nel primo caso, è consigliabile frequentare un corso di lingue e ottenere una certificazione, anche di livello intermedio. Spesso infatti, all’estero è richiesto di dimostrare la conoscenza delle lingue con un attestato che indichi il livello. Anche per lavorare in Italia però, potrebbe essere utile possedere la certificazione della lingua inglese almeno, specie se si intende lavorare in città o zono che attirano molti turisti dal resto del mondo.

Nel secondo caso invece, è necessario avere una formazione specialistica come quella data, per esempio, da un istituto alberghiero, oppure dall’aver frequentato corsi e scuole di alta cucina. Si può, comunque, lavorare in cucina senza esperienza, ma partendo dalle basi. Seguendo passo passo i consigli degli chef, sostenerli nelle preparazioni ed iniziando come lavapiatti. Bisogna farsi le ossa a piccoli passi per poter riuscire ad ottenere esperienza e promozioni.

Lavorare in sala

Anche la sala ha bisogno delle sue particolari attenzioni. I camerieri, come anche i barman e le barlady, hanno il compito di interfacciarsi direttamente con i clienti e, quindi, mettere a proprio agio tantissimi sconosciuti. Questi escono per distrarsi, passare una serata con amici o la propria famiglia, staccare dal lavoro. Vanno, quindi, accolti nel migliore dei modi, lasciando pensieri negativi o altro lontani dal proprio lavoro.

A tutti capitano giornate no, ma il lavoro nella ristorazione è talmente frenetico in alcuni momenti e fisico da poter essere una valvola di sfogo e forte distrazione. Sapersi destreggiare tra i tavoli, intrattenere il cliente, osservare le regole d’accoglienza e buon servizio. Gli italiani son famosi per questo, anche perché siamo un popolo di per sé accogliente. E ciò si riflette nelle tantissime attività ristorative.

Lavoro e ristorazione, i cinque consigli di 360 Forma

Ma quali sono i consigli di 360 Forma per poter lavorare al meglio nel settore ristorazione?

  1. Sicuramente il primo è quello di individuare la posizione lavorativa a noi più congeniale: se si preferisce l’interazione con la clientela, la sala è il posto più indicato alle nostre esigenze.
  2. Valutare bene il proprio tempo a disposizione: se vogliamo un lavoro stagionale, punteremo su offerte di lavoro in luoghi turistici. Se il nostro obiettivo consiste nell’arrotondare la propria situazione economica, allora ci butteremo su un part-time, magari nel weekend. Infine, se la ristorazione è una passione, cercheremo un full time con obiettivo di crescita nel settore.
  3. Formarsi continuamente: soprattutto per chi ha sulle spalle il lato più delicato del lavoro, ovvero la preparazione di cibi e bevande. Partecipare continuamente a nuovi corsi di formazione o acquisire nuove conoscenze è la chiave per poter avere un introito economico migliore.
  4. Acquisire l’attestato dell’HACCP: questo serve a conoscere le norme di sicurezza e sanitarie da attuare all’interno di un posto di lavoro nella ristorazione. Molte offerte di lavoro hanno, tra i requisiti, questa richiesta.
  5. Divertirsi: lavorare nella ristorazione può essere molto stressante. Divertirsi con i propri colleghi è la chiave giusta per lavorare in armonia, evitando malumori e collaborando come un’unica squadra. Se si arriva a tale alchimia, il servizio scorrerà veloce e gli introiti ne beneficeranno, sia in mance da parte dei clienti sia in aumenti da parte dei propri datori di lavoro.

360 Forma, fornisce informazioni e supporto logistico per i professionisti e per chi è in cerca di una posizione lavorativa. Per ulteriori informazioni chiamaci al numero 0984 1716551!